A space for all our tomorrows

Danza / 60 min

Traendo ispirazione dalla storica comunità di artisti del Monte Verità e mettendosi in relazione con l’attuale emergenza pandemica globale, la danzatrice e coreografa statunitense Annie Hanauer riflette sulle idee storiche e contemporanee di utopia, in qualità di donna e artista disabile.


Le utopie esistono da quando esiste l'umanità. Ma che cos'è che rende utopica un’utopia? Le utopie esistono solo nei nostri pensieri, non sono (ancora) realtà. Inoltre, hanno una caratteristica: quella di non realizzarsi, perché solo così possono salvaguardare la loro natura intrinseca, ovvero quella di restare utopiche. E allora, che cos’è che ci affascina così tanto in un’utopia? Abbiamo bisogno di esperimenti utopici per realizzare grandi cose, quindi il palcoscenico è forse il luogo perfetto per riuscirci o per ripensare i nostri sogni o farne nascere perfino di nuovi?

 

In A space for all our tomorrows, Hanauer cerca di incanalare e presentare la ricerca dell’utopia, focalizzandosi sulla sua manifestazione attraverso il corpo e il movimento, e lasciando spazio a prospettive multiple. L’obiettivo è di canalizzare il sentimento di qualcosa che è intangibile, immaginario e diverso per ogni persona, soffermandosi sul significato di utopia per coloro che hanno sperimentato la marginalizzazione nella società contemporanea.

 

In scena, insieme a due danzatori e a una musicista che suona dal vivo, Hanauer esplora le proprietà del corpo, il piacere e il potere, le idee di “natura” e “naturalezza”, sempre in relazione all’utopia e alla disabilità. Quattro corpi che, con la loro saggezza, reggono questa infinita ricerca umana attraverso la loro insistente presenza. Quattro persone che trovano il modo di andare avanti, da soli o insieme. Quattro corpi che resistono, perseverano, si rifiutano di arrendersi.

 

Una performance potente, intensa e disordinata, ma anche edificante e invitante, capace di creare e chiamare in causa un futuro immaginario condiviso, uno spazio per immaginare le nostre utopie, lasciando alle persone la propria prospettiva e, soprattutto, la sensazione che il cambiamento sia possibile.


Lo spettacolo è una coproduzione LAC Lugano Arte e Cultura e Teatro Danzabile, realtà che sul territorio ticinese sperimenta e nutre il rapporto tra disabilità e movimento lavorando sull’inclusione nelle arti sceniche contemporanee.

coreografia e ideazione  Annie Hanauer

dramaturg

Silja Gruner

interpreti

Annie Hanauer, Laila White, Giuseppe Comuniello 

musica dal vivo

Deborah Lennie
composizione musiche Deborah Lennie, Patrice Grente
costumiValentina Golfieri
disegno luciMarzio Picchetti
audiodescrizioneCamilla Guarino
assistente coreografa     Susanna Recchia

produzione

LAC Lugano Arte e cultura, Teatro Danzabile

in coproduzione con

integrART - un progetto del Percento Culturale Migros

una coproduzione nell'ambito del  

fondo programmatori di Reso - Rete Danza Svizzera
sostenuto da Pro Helvetia - Fondazione svizzera per la cultura
con il sostegno diDECS Repubblica e Cantone Ticino - Fondo Swisslos
Fondazione Lugano per il Polo Culturale
Manitou Fund
Spazio PLIM - creazioni
Landis & Gyr Stiftung
in collaborazione conFranklin University
presentato nell’ambito diLugano Dance Project e Steps, Festival della Danza del Percento Culturale Migros

Debutto

29 aprile 2022

ore 20:00  

Steps // Théâtre du Jura

Delémont           

 

Tour

2 maggio 2022

ore 20:00

Steps // Ecolint Centre des Arts

Ginevra 

6 maggio 2022

ore 20:00 

Steps // Südpol Luzern

Lucerna

10 maggio 2022

ore 19:30 

Steps //  Stadttheater Solothurn

Solothurn 

13 - 14 maggio 2022

ore 20:00 

Steps // Gessnerallee Zürich

Zurigo

16 maggio 2022

ore 20:00

Steps //  Theater St. Gallen Lokremise

St. Gallen 

18 maggio 2022

ore 20:30
19 maggio 2022

ore 19:00 

Steps // Temple Allemand ABC - ADN

La Chaux-de-Fonds

28 maggio 2022

ore 20:30 

Lugano Dance Project // Teatro Foce

Lugano

Gli artisti

Annie Hanauer
ideazione e coreografia
Laila White
danzatrice
Deborah Lennie
composizione e musica dal vivo
Giuseppe Comuniello
danzatore
Susanna Recchia
assistente coreografa

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